Audizione Direttiva Copyright del 15 luglio 2021

Audizione Direttiva Copyright del 15 luglio 2021

EVOLUTION è una OGC di intermediazione del Diritto Connesso e del Diritto di Copia Privata in ambito musicale, detenuta e controllata dai propri Membri Produttori Discografici e Artisti Interpreti Esecutori, che operano in Italia e nel Mondo con proprie risorse e con propri mezzi, e che da sempre si propongono ai mercati come parte integrante della identità musicale italiana.

Apprezziamo il recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva Europea che sancisce la responsabilità dei prestatori di servizi di condivisione di contenuti online, ovvero un prestatore di servizi della società dell’informazione, in merito alla messa a disposizione di contenuti protetti daCopyright. Tale responsabilità, che salvaguarda correttamente tutti gli utilizzi NON a scopo di lucro, impegna finalmente il prestatore di servizi ad ottenere una licenza propedeutica alla messa a disposizione di contenuti dei quali non è in nessuna forma né proprietario e né titolare.

Bene quindi ha fatto il legislatore ad indicare chiaramente che è la titolarità dell’opera a guidare la disposizione di leggee non il suo relativo utilizzo a scopo di lucro.

Tale responsabilità inoltre è stata chiaramente recepita in linea con il testo normativo originale indicando nella locuzione “massimi sforzi” la corretta intenzione del legislatore Europeo di indurre il prestatore di servizi a fare tutto ciò che sia necessario alfine di regolarizzare il diritto di condivisione nel rispetto delle normative sul Copyright.

Siamo convinti che anche l’ottenimento delle licenze e il controllo o la verifica di possesso di dette licenze, nonché la rimozione immediata di contenuti non autorizzati da parte del prestatore di servizi, come già avviene in altri campi nei quali opera il prestatore stesso, sia nelle ampie possibilità del prestatore di servizi; ANCHE di quei prestatori di servizi citati all’art. Art. 102-octies i cui servizi sono disponibili al pubblico nell’Unione europea da meno di tre anni e hanno un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro calcolati in conformità alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea.

Crediamo infatti che non dipenda dalla dimensione o dal fatturato la responsabilità, ma dalle capacità tecnico-informatiche che per loro natura moltissime delle Aziende o Società in oggetto che operano massivamente nella Rete possiedono, in quanto natura fondamentale del loro operato stesso.

Comprendiamo l’esigenza di tutela delle figure degli Artisti Interpreti e degli Autori e Compositori, in quanto parti più deboli della filiera e per questo vanno particolarmente protetti e i primi a farlo sono le aziende discografiche indioendenti, almeno quelle da noi rappresentate, che si impegnano quotidianamente per rendere trasparenti le remunerazioni, i contratti e gli obblighi e diritti reciproci, ma se queste remunerazioni versate dai prestatori di servizi sono a monte, sproporzionate a vantaggio dei prestatori di servizi stessi, va da se’ che vengono danneggiati tutti i titolari dei contenuti, siano essi Etichette discografiche/Editori Musicali e/o Artist/Autori e Compositori sulla scia del ”tutto gratis o malpagato disponibile ovunque per tutti”.

Perché è qui che sta il nodo della questione, stiamo infatti parlando del VALUE GAP che ben conosce il legislatore, e che e’ il punto centrale della nostra posizione, ovvero la sproporzione economica che attualmente caratterizza il mercato tra i prestatori di servizi (che trattengono per se’ la stragrande maggioranza dei profitti) e i titolari e proprietari dei contenuti (che invece raccolgono solamente le briciole) con particolare riferimento per l’audiovisivo anche al mercato digitale.

Proprio la sospensione delle attività live e il boom dell’online durante la pandemia ha dimostrato in maniera lampante che le remunerazioni derivanti SOLO dagli sfruttamenti in rete NON sono affatto sufficienti a consentire ad un Artista, un Autore, una Etichetta Indipendente, la sufficiente copertura economica per poter sopravvivere, avvicinandoli addirittura a quella che in Italia è considerata la soglia della povertà.